Thurii
La fondazione di Thurii è l'iniziativa principale degli ateniesi in Magna Grecia. L'intervento è ufficialmente motivato dalla richiesta di soccorso continuamente rinnovata dai discendenti degli sconfitti del 510 a.C.: così che tra il 444 e il 443 a.C., preso il vaticinio a Delfi secondo l'antico rito, Lampone e Xenocrito , in qualità di ecisti, conducono alla foce del Crati una spedizione composta da ateniesi e da originari delle isole egee controllate da Atene.
Ufficialmente la colonia è definita "panellenica", cioè comune a tutti i greci; in realtà della colonia fanno parte solamente cittadini della lega delio-attica, confederazione istituita da Atene all'indomani della vittoria sui persiani e cementata dalla paura di una riscosssa dei "barbari". |
Illustri personaggi della cultura si aggregarono alla spedizione; tra essi vanno ricordati Erodoto e il filosofo Protagora di Abdera. La città venne edificata secondo un lucido progetto urbanistico, dovuto ad Ippodamo di Mileto , dopo aver spianato le rovine superstiti di Sibari.
Ancora prima della fondazione, la nuova città dovette fronteggiare una grave crisi sociale. I rapporti tra i vecchi e i nuovi arrivati erano molto tesi, in particolar modo a causa della spartizione della terra; il conflitto si risolse con la cacciata dei Sibariti.
All'esterno due avvenimenti bellici opposero la città ai Tarantini, che aspiravano ad impossessarsi della Siritide, ed alle popolazioni lucane, che cominciarono ad attaccare Thurii subito dopo la fondazione.
Si inaugurava così uno degli aspetti pił ricorrenti della storia successiva della regione, fino all'arrivo dei Romani, e cioè il conflitto quasi permanente con i Lucani ed i Brutii.
Thurii si schierò con i Romani sia nella guerra contro Pirro, sia nello scontro con Annibale. Quest'ultimo, vincitore a Canne, mentre tentava la precipitosa fuga dall'Italia saccheggiò Thurii nel 203 a.C. e condusse prigionieri a Crotone 3500 abitanti. Pochi anni dopo, nel 194 a.C., fu dedotta la colonia latina che prese il nome di Copia.